Il magnifico Lorenzo
non faceva mai una cosa
ne faceva almeno cento:
Si alzava la mattina
E ordinava una statuina
Alle dieci certamente
la politica è avvincente
A mezzogiorno per diletto
Già sei libri aveva letto
Alle tre dal suo villone
Se ne andava col falcone
Alle quattro con Botticelli
Progettavano quadri assai belli
Alle cinque niente tè
Ha da fare con un re
Alle sei è insoddisfatto:
vuole un quadro bell’e fatto
Alle sette ancor non stanco
L’ambasciatore gli sta al fianco
Alle otto è affamato:
un fagiano ha divorato
Alle nove con Ficino
Parlan solo di Plotino.
Alle dieci nel palazzo
C’è una festa: che schiamazzo!
Alle undici è da Giuliano:
Due fratelli si danno una mano
A mezzanotte scrive felice
Un sonetto per Clarice
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