#IORESTOACASA
UN EROE 'POTENTE'
Care bambine, cari bambini, cari genitori, questo giovane si chiamava Aligi Barducci: era nato a Firenze ed era un partigiano.
Partigiano vuole dire essere di parte, sostenere, insomma fare il tifo per qualcosa o per qualcuno. Non sempre, però, questa parola ha un significato positivo, perché può capitare anche di stare dalla parte sbagliata: ma quella di Aligi era quella giusta, perche' voleva che la sua citta' fosse libera.
Partigiano vuole dire essere di parte, sostenere, insomma fare il tifo per qualcosa o per qualcuno. Non sempre, però, questa parola ha un significato positivo, perché può capitare anche di stare dalla parte sbagliata: ma quella di Aligi era quella giusta, perche' voleva che la sua citta' fosse libera.
Infatti, nell'agosto del 1944 (in fondo, mica tanto tempo fa ...), a capo di un gruppo di compagni (una brigata), Aligi combatté con grande forza e coraggio per cacciare i tedeschi da Firenze: ci riuscì, tanto che la città si liberò praticamente da sola, prima che arrivassero ad aiutarla i soldati americani.
Purtroppo, quando questo accadde, l'11 agosto, Aligi non c'era più: tre giorni prima era stato ferito a morte da un ordigno esplosivo in piazza Santo Spirito, dove ancora oggi, a sinistra della basilica, c'è un monumento che lo ricorda, formato da tre schegge affilate di bronzo sul muro di una casa e da lampi di pietra nera intarsiati nel marciapiede.
Come tutti i partigiani, Aligi aveva un nome di battaglia: il suo era Potente, perché quando era soldato aveva fatto parte di una pattuglia che si chiamava, appunto, 'La Potente'.
Ma Aligi 'potente' lo era davvero, non soltanto perché era coraggioso, ma perché riusciva a guadagnarsi la fiducia dei suoi compagni di lotta, facendosi rispettare senza trattare male nessuno.
Tanti altri giovani come lui, persero la vita per la liberazione dell'Italia, che si celebra domani, come ogni 25 aprile.
Nei momenti difficili, ci sono sempre persone che riescono ad essere eroiche, cioè a vincere la paura e ad affrontare molti pericoli per il bene degli altri: proprio come succede in questo periodo, in cui medici e infermieri stanno combattendo contro un virus, aiutati da voi, che con pazienza e sacrificio resistete, stando a casa a giocare e a studiare!
Augurandovi di trascorrere una bella festa della Liberazione, vi consigliamo una lettura: Fulmine, cane coraggioso degli autori Margherita e Michele Sarfatti, con le illustrazioni di Giulia Orecchia. Racconta le eroiche avventure del cagnolino Fulmine, che intorno al collo, invece del collare, ha il fazzoletto rosso, simbolo di ogni vero partigiano.
Fra le immagini del libro, c'e' anche questa fotografia: la didascalia dice che la donna era una maestra partigiana (!) ... Insomma, dentro ciascuno di noi puo' nascondersi un eroe o, naturalmente, un'eroina!
Cristina x Firenze sottosopra
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